60 tra tecnici comunali della Provincia di Monza e Brianza e professionisti che si occupano di pianificazione territoriale a supporto degli enti pubblici hanno partecipato al corso di formazione Piano Territoriale Regionale della Lombardia: un’opportunità per la pianificazione locale in Brianzache si è tenuto online lo scorso 23 giugno e che ha approfondito le opportunità offerte al territorio della Brianza dall’adeguamento del Piano Territoriale Regionale lombardo (PTR) alla Legge Regionale sul consumo di suolo.

L’iniziativa, organizzata da Fondazione Lombardia per l’Ambiente – FLA e InnovA21 nell’ambito del progetto La Brianza Cambia Clima, anche in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e dei Geometri e Geometri Laureati di Monza e Brianza, è stata ospitata virtualmente dal Comune di Cesano Maderno, capofila del progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo, Comune che, tra l’altro, è stato recentemente selezionato dalla Commissione Europea per entrare a far parte della Missione Europea per l’adattamento climatico.

L’Ing. Fabio Fabbri, Dirigente dell’Area Servizi al territorio, all’ambiente e alle imprese del Comune di Cesano Maderno, ha aperto i lavori sottolineando la necessità di promuovere iniziative di formazione per il personale degli enti pubblici per supportarli nel processo di transizione climatica che sono chiamati a realizzare. Riportare l’attenzione di chi pianifica il territorio sull’uso del suolo è il primo passo per aumentare la resilienza dei territori in contrasto ai cambiamenti climatici.

L’Arch. Maurizio Federici, dirigente dell’Unità Organizzativa Programmazione territoriale e paesistica di Regione Lombardia, ha spiegato quindi quali saranno gli effetti dell’approvazione del PTR, che avverrà entro fine 2022, sugli strumenti urbanistici comunali lombardi. Nel rispetto della legge regionale 31/2014 per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, il piano regionale introduce criteri e misure attuative che porteranno ad una riduzione media del 25% della superfice destinata agli ambiti di trasformazione su suolo libero entro il 2025.
Secondo un’indagine della stessa Regione, nei PGT lombardi vi è una sovrastima del 45% della domanda di nuova edificazione residenziale, pari a 4.400 ettari, che dovrebbe essere dunque ridotta. Questa tendenza è in realtà già in atto se si considera che dal 2014 al 2020 ben 450 comuni lombardi hanno già ridotto del 22% le previsioni di consumo di suolo a scopo residenziale e la Provincia di Monza e Brianza registra una riduzione del 56%, complice anche la crisi economica che ha frenato il mercato immobiliare.

L’Arch. Laura Brioschi, Responsabile del Servizio Pianificazione e politiche territoriali della Provincia di Monza Brianza, ha sottolineato che lo spazio rimasto libero dall’edificato nel territorio provinciale sia però ormai limitato e residuale e caratterizzato da numerose criticità ambientali. Per questo è necessario fare un uso consapevole del suolo non consumato che aiuti ad adattarsi ad un clima che cambia. Il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale indica quindi ai comuni le aree dove non è più possibile prevedere ambiti di trasformazione e quelle che invece devono essere valorizzate perchè di valore paesaggistico-ambientale.

A tal proposito, l’Arch. Christian Novak, consulente di urbanistica, pianificazione territoriale e paesaggistica della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, ha suggerito alcune soluzioni progettuali che trasformano quello che può essere considerato un limite in una opportunità per il territorio: tutelare e valorizzare il verde assegnandogli funzioni ecologiche, ma allo stesso tempo fruitive e renderle delle alleate per contrastare gli impatti dei cambiamenti climatici a vantaggio dei cittadini della Brianza.

Le attività di formazione promosse nell’ambito del progetto La Brianza Cambia Clima per il personale delle pubbliche amministrazioni comunali proseguirà nei prossimi mesi. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito labrianzacambiaclima.it.

ALLEGATO
Locandina corso