Ha preso il via il progetto “AquaPo”, che vede impegnati l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, insieme a Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Istituto Superiore di Sanità e Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.

L’attività di monitoraggio si concentrerà sulla presenza di farmaci, pesticidi, prodotti per la cosmesi e cura personale lungo l’asta del corso d’acqua più lungo d’Italia.

Al fine di ottenere un panel di dati esaustivo, fedele e aggiornato, finiranno sotto la lente dello staff che coordina il progetto di ricerca i punti di confluenza del Po con i principali affluenti Lambro, Adda, Ticino, Tanaro, Oglio, Mincio e Secchia oltre a prelievi nelle aree del Delta, sia in foce di sponda veneta che emiliano romagnola.

“Fornire il supporto logistico per raccogliere campioni che verranno poi analizzati dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dall’ISS, mettendo a disposizione un’imbarcazione e il personale specializzato per i prelievi; valutare le potenziali sorgenti di emissione di microinquinanti emergenti (MIE), utili all’Autorità di Bacino per la definizione di misure di mitigazione volte a ridurre e/o eliminare gli impatti negativi generati dai MIE – misure utili a supportare sia la pianificazione distrettuale che l’attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque. Sono questi gli ambiti tecnico-scientifici nei quali Fondazione Lombardia per l’Ambiente è chiamata a partecipare nel Progetto AQuaPo. Un contributo, quello di FLA, che bene s’inserisce nella realizzazione di questo studio per l’analisi della qualità delle acque del Po”, ha dichiarato Fabrizio Piccarolo, Direttore di Fondazione Lombardia per l’Ambiente.

Leggi il comunicato stampa completo.

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