Anche quest’anno ha avuto luogo l’assemblea generale della European Geoscience Union “EGU”, la più grande organizzazione internazionale europea per la ricerca scientifica sulla terra, sul pianeta e sullo spazio. Per la cronaca, l’organizzazione è stata fondata nel settembre 2002 dalla fusione della Società Geofisica Europea (EGS) e dell’Unione Europea di Geoscienze (EUG).

Sono circa 19 mila gli scienziati (tra cui molti appartenenti alla NASA e alla sua controparte europea, l’ESA), i ricercatori le organizzazioni e le aziende che durante l’anno collaborano attraverso articoli e ricerche alla conoscenza scientifica del nostro pianeta. Ad aprile poi, per un’intera a settimana, gli stessi si incontrano a Vienna per dialogare su centinaia di tematiche, tra cui naturalmente i cambiamenti climatici e l’inquinamento del nostro sempre più fragile ecosistema.

Complessivamente, l’Assemblea Generale dell’EGU24 ha accolto 20.979 partecipanti registrati, di cui 18.388 si sono recati a Vienna da 116 paesi e 2.591 si sono uniti online da 109 paesi. È stato un grande successo con 18.896 presentazioni in 1.044 sessioni.

Non a caso, infatti, l’assemblea generale dell’European Geoscience Union ha luogo in prossimità dell’Earth Day, uno dei più importanti momenti di riflessione circa la salute della Terra. Ogni anno, nella data di oggi, 22 aprile, le Nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ricordando al mondo intero che le attività umane devono necessariamente essere ispirate alla salvaguardia del pianeta Terra, la nostra unica e meravigliosa casa.
Fondazione Lombardia per l’Ambiente non poteva non essere presente a questa importante iniziativa europea ed è volata a Vienna per apprendere e disseminare e prendere parte a questa bellissima unione delle più grandi menti europee.

Uno dei temi di quest’anno All’EGU, infatti, è proprio l’educazione ambientale e l’auspicio di un coinvolgimento maggiore dei cittadini sui temi della sostenibilità. La Fondazione ha avuto l’occasione di intervenire con una relazione e presentare, in una delle prestigiose aule dell’Austria Center di Vienna, gli innovativi progetti legati alla cultura ambientale e dell’esperienza maturata nel collaborare con organizzazioni internazionali a livello europeo e non solo.

La Fondazione ha portato il suo bagaglio esperienziale anche riguardo alla crisi climatica in corso e alla ricerca scientifica a essa collegata. Su questo tema Fondazione Lombardia per l’Ambiente ha avuto l’occasione di presentare il progetto ClimADA, attraverso il quale è stato possibile studiare lo stato di salute del ghiacciaio dell’Adamello, prevedendone con un’ottima accuratezza, la triste fine entro questo secolo.

Proprio per questo motivo ClimADA ha previsto un’articolate campagna di informazione con lo scopo di raggiungere e sensibilizzare un vasto numero di cittadini a più livelli: dalla comunità internazionale alle scuole locali. L’attività sul campo, soprattutto con le scuole, ha permesso ai ragazzi, futuri cittadini e decisori politici, di verificare il reale e drammatico stato di degrado del sistema glaciale e di rendersi conto che la loro eredità, sta purtroppo scomparendo.

È proprio alle future generazioni a cui rivolgiamo oggi il nostro pensiero.
Buon Earth Day 2024.