La siccità torna a farsi sentire. Dopo l’ultima terribile estate, già a febbraio secondo Legambiente la neve sulle Alpi è diminuita del 53%, mentre l’acqua del bacino del Po segna un -61% (dati Clima Research Foundation).
Inutile girarci attorno: oggi la scarsità d’acqua è un vero problema, che colpisce il 17% della popolazione europea (l’11% se si prendono solo i Paesi membri UE), con effetti devastanti sull’agricoltura, sulle infrastrutture e sull’economia.
Tra le soluzioni più idonee per contrastare questa urgenza, il riutilizzo dell’acqua può aiutare a bilanciare la mancanza di politiche adeguate, flessibili e differenziate nei settori agricolo, industriale, urbano e ricreativo, e la carenza di innovazione, tecnologia e modelli di business e gestionali.

Co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) attraverso il programma europeo di cooperazione transnazionale INTERREG EUROPE, il progetto AQUARES ha l’obiettivo di identificare, promuovere e implementare politiche di riutilizzo dell’acqua per rendere più efficienti e sostenibili i territori delle regioni europee nella gestione delle risorse idriche.
Tale cooperazione si è sviluppata a partire dai territori dei partner di progetto che includono 10 organizzazioni pubbliche di 9 diversi Paesi europei (Spagna, Italia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia, Polonia, Slovenia, Lettonia, Malta).
Fondazione Lombardia per l’Ambiente è l’unico partner a rappresentare l’Italia.

Avviato nel 2018, il progetto dura cinque anni e si conclude a maggio di quest’anno.
Obbiettivo dichiarato, AQUARES punta a migliorare la gestione delle risorse idriche integrando il riutilizzo delle acque reflue in piani di sviluppo nazionali, regionali e locali per promuovere utilizzi sostenibili della risorsa, attraverso la definizione di strumenti di governance dedicati.

Aquares meetingIn Lombardia questo progetto ha contribuito a sensibilizzare i decisori regionali sull’utilizzo di soluzioni innovative nella tutela delle risorse idriche a partire dal riutilizzo delle acque. Snodo principale a tal fine è stato l’incontro con l’Autorità di Gestione dei fondi strutturali programma POR della Regione Lombardia, tenutasi a gennaio 2022, per richiedere alcuni dati e informazioni in merito all’impatto del bando sui progetti presentati dai beneficiari utili alla fase di monitoraggio.
La prevenzione e la riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici, nonché la loro bonifica, e il perseguimento di usi sostenibili e duraturi delle risorse idriche, sono stati i temi presentati da Fondazione Lombardia per l’Ambiente e dall’ente territoriale BrianzAcque, operatore del settore che collabora con la Fondazione, invitato a partecipare ad alcuni workshop per la presentazione di best practice in materia di water reuse.

Nel nostro Paese, il focus è stato puntato sulla capacità di evitare che l’acqua in eccesso derivante da intense precipitazioni finisca nella rete fognaria, valutando a tale fine l’effetto positivo di soluzioni basate sulla natura (NBS – Nature-based Solutions).
Fondazione Lombardia per l’Ambiente ha presentato al partenariato i risultati ottenuti attraverso l’implementazione del Piano d’Azione di Regione Lombardia, con l’inserimento all’interno di un bando del POR FESR 2014-2020 di uno specifico criterio premiante sul tema dell’uso dell’acqua. Il bando ha attratto l’attenzione degli operatori alberghieri e turistici, facendo sì che 15 dei 184 progetti ammessi al finanziamento prevedessero anche investimenti di razionalizzazione e riutilizzo dell’uso dell’acqua.
Su una partecipazione complessiva di 362 candidature, 184 domande sono state approvate per un finanziamento complessivo di oltre 22,3 milioni di euro; 77 (42%) progetti approvati e finanziati prevedevano soluzioni di risparmio idrico, nell’ambito dei più generali investimenti relativi alle infrastrutture turistiche (alberghi, campeggi) per un finanziamento complessivo di circa 10 milioni e mezzo di euro – cifra che raccoglie il finanziamento comprensivo di tutti i possibili investimenti legati al settore turistico e non solo sull’acqua, come ad esempio efficienza energetica e realizzazione di infrastrutture.

Fondazione Lombardia per l’Ambiente ha presentato anche novità sul piano delle politiche nel contesto amministrativo lombardo riguardanti la gestione sostenibile delle risorse idriche: il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza che, attingendo al Recovery EU Plan, ha stanziato 600 milioni di euro per investimenti sui sistemi di trattamento e depurazione delle acque reflue attraverso l’innovazione tecnologica, favorendo il recupero di energia e materia, oltre al riutilizzo di acque reflue in agricoltura e nell’industria; il Piano Tutela Acque (PTUA) – Regione Lombardia (2022), che promuove azioni per migliorare l’efficienza nella gestione del servizio idrico integrato nel perseguire la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche con la realizzazione di iniziative di economia circolare finalizzate al recupero di materia ed energia, la promozione e la diffusione di pratiche sostenibili di gestione del drenaggio urbano.